San Gimignano

Nunzio

AFFINITÁ. CINQUE ARTISTI PER SAN GIMIGNANO / VICOLO DEI BONGI / SAN GIMIGNANO / ARTE AMBIENTALE

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Per l’opera realizzata da Nunzio in occasione del progetto Affinità. Cinque artisti per San Gimignano, è lo stesso artista che lascia alla città, e a noi turisti, una spiegazione precisa e dettagliata del suo lavoro. Una spiegazione di come l’artista abbia pensato e poi realizzato l’intervento, scovando, all’interno dell’antico borgo medievale, una zona tanto nascosta e buia, quanto potenzialmente evocativa e luminosa:

…Il luogo da me scelto per realizzare il progetto San Gimignano è situato in uno dei vicoli trasversali rispetto alla strada principale vicino alla porta nord. Esiste in questa stradina un piccolo terrazzamento che fa da raccordo a due edifici. L’intervento è realizzato con una serie (sei) di lamine dorate integrate negli spazi sottostanti le piccole volte a botte. Si determina così una volta dorata di sei metri interrotta da sette archetti. Il continuo variare della luce e le qualità riflettenti del metallo toglieranno peso e oscurità al luogo. L’intervento si propone di trovare un rapporto di continuità, anche attraverso l’uso di caratteri specifici del tempo, tale da annullare la distanza storica che separa il luogo dal mondo contemporaneo…

(tratto da: Nunzio, Affinità. Cinque artisti per San Gimignano, mostra a cura di G. Briganti e L. Laureati, Firenze, Studio per Edizioni Scelte, 1994)


BIOGRAFIA
Nunzio Capece nasce in Lucania nel 1954 e a partire dalla sua prima esposizione di acquerelli del 1981, è un artista italiano che partecipa a numerose importanti rassegne artistiche, sia italiane che internazionali. Dopo una formazione umanistico-scientifica, si approccia alla pittura agli inizi degli anni ’80 incoraggiato dagli amici di un circolo culturale di Potenza, dove si era trasferito per lavoro. Grafico e vignettista si dedica alla pittura in un primo ciclo che viene definito dai critici “realismo immaginario” e che culmina in una personale a Napoli. Perfeziona poi una propria tecnica lavorando esclusivamente a spatola e cambiando così linguaggio e consistenza pittorica. Nel 2011 rientra in Basilicata dove, dal contatto con ceramisti ed artigiani della pietra, matura un particolare interesse per la scultura, completando il suo percorso di ricerca artistica. Da sempre incentrato sulla figura umana, già evidenziatosi nella pittura dei suoi ultimi lavori napoletani, crea nuovi sfondi per i suoi quadri, composti da una metafisica campitura metallica, in oro, argento o rame, ottenendo, in pittura, quel tipico isolamento del soggetto nello spazio che si ha nella scultura. Per quanto auto-formatosi tecnicamente, la sua è una pittura professionale e colta, arricchita da una vena poetica e a tratti ironica.

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