Come esploratori sulle tracce degli Etruschi

La storia più antica non è mai stata così vicina: da Volterra, capitale etrusca, ai borghi della Valdelsa, musei e parchi archeologici ti aspettano.

STORIA / CULTURA / FOLCLORE

Sarcofago etrusco degli Sposi a Volterra

È il VII secolo a.C. nelle terre di Valdelsa e Valdicecina. Gli Etruschi popolano i primi veri insediamenti urbani, scavano tumuli sontuosi e decorano bellissimi vasi e preziosi gioielli.
Di questo popolo oggi scomparso rimangono numerose testimonianze e siti d’interesse unici, che ti aspettano per rivelare i loro tesori. Si parte!

"Maestri artigiani, abili architetti, eccellenti gioiellieri"

A Volterra, principale città etrusca della zona, si viene accolti da alte mura: insieme alla parte medievale convive la cinta muraria originale, quasi unica nella sua resistenza allo scorrere del tempo. La Porta all’Arco, guardiana dell’ingresso, introduce subito un mistero: di chi sono le tre teste che osservano dall’alto? Un’ipotesi viene dal Museo Etrusco Guarnacci, tra i più antichi d’Europa. Le sue sale espongono reperti d’ogni tipo: c’è un’urna, in particolare, su cui è ritratta la scena di un assedio che si svolge nei dintorni di una monumentale porta ornata di tre teste, probabilmente Porta all’Arco. È possibile che le misteriose decorazioni siano una triade di divinità etrusche votate a proteggere la città. Ma non è tutto: al museo Guarnacci è esposto uno dei ritrovamenti più preziosi, l’Ombra della Sera, una particolare statua votiva dalle origini sconosciute e le forme aggraziate.
Un reperto molto simile, quasi gemello, è conservato al Museo Archeologico di San Gimignano e prende il nome, appunto, di Ombra di San Gimignano.

A raccontare la storia che si è svolta millenni fa sono anche i parchi archeologici, mete ideali per trascorrere una giornata culturale all’aria aperta e nella natura!
Poco lontano da Volterra si trova infatti l’antica città dei defunti, ovvero la necropoli, mentre nel centro storico si apre lo spazio verde e invitante dell’acropoli. Qui ci si muove liberamente tra il cielo e ciò che resta degli originali edifici: una vera e propria escursione indietro nel tempo.

Vaso etrusco

A Colle Val d’Elsa, il Parco Archeologico Dometaia è una meta da non perdere! Con ben 56 tombe, la necropoli è una delle più grandi della Valdelsa, visitabile e quindi perfetta anche per una gita in famiglia. I reperti esposti nel vicino Museo Archeologico Ranuccio Bianchi Bandinelli sono i narratori della storia locale, testimoni di come l’intera zona, sotto il controllo di Volterra, divenne un importante punto di collegamento. Tra i ritrovamenti più importanti spicca, per bellezza e ricchezza, il corredo funebre della famiglia Calisna Sepu.

Per gli appassionati di storia e di sport una chicca unica nel suo genere è offerta dal Museo Civico Archeologico e della Collegiata di Casole d’Elsa dove, tra i reperti ritrovati nei dintorni, si trova un fermaglio decorato con una scena di lotta. È come assistere all’incontro di boxe più antico del mondo!
Non distante dal borgo, tra i boschi della Montagnola senese, un semplice itinerario conduce fino al Tumulo di Mucellena, una grande tomba nascosta nel verde e aperta a tutti gli esploratori.

Sono moltissimi i luoghi della Valdelsa Valdicecina che tramandano le vicende del popolo etrusco, tutti da scoprire nelle sale museali, nei parchi archeologici o passeggiando nella natura rigogliosa, come più ti piace.

Museo Archeologico e della Collegiata di Casole d'Elsa

Valdelsa Valdicecina
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