Poggibonsi
il cuore pulsante della valdelsa
Poggibonsi è situata nell’Alta Valdelsa alla confluenza delle principali vie di comunicazione che attraversano la Toscana. All’apparenza può sembrare solamente una città moderna ed invece offre opere d’arte ed antichi monumenti di grande valore ed interesse.
Le origini di Poggibonsi, tuttavia, risiedono nella collina di Poggio Imperiale, che incornicia l'abitato odierno e che è oggetto di rilevanti indagini archeologiche dai primi anni Novanta del secolo scorso. La ricerca archeologica ha permesso di ricostruire mille anni di vita e frequentazione sul poggio, che ha conosciuto la sua prima occupazione in età tardoantica (V-VI secolo a.C.) con il formarsi di un piccolo villaggio rurale di case in terra, dedito all'agricoltura e alle attività artigianali. Nella fase longobarda l'insediamento è composto da capanne di legno e terra che ospitano una popolazione che trova il suo principale sostentamento nell'allevamento di capre e pecore.
INFO
Ufficio Turistico
tel: +39 0577 9861
info@comune.poggibonsi.si.it
www.turismo.poggibonsi.si.it
"Le vie della città offrono un percorso di scoperta: da importanti opere di arte ambientale alla streetart."
In epoca carolingia il villaggio si trasforma nel centro direzionale di una curtis (villaggio-azienda rurale) e si organizza attorno a una grande capanna di forma allungata (longhouse) all'interno della quale risiede il signore. Attorno all'edificio padronale gli archeologi hanno riconosciuto numerose abitazioni servili, oltre a varie strutture agricole e artigianali (granaio, macelleria, fornace da ceramica, forgia da fabbro). Il villaggio carolingio è oggi visitabile grazie alla ricostruzione filologica in scala reale che gli archeologici conducono dal 2014 all'interno dell'archeodromo, il primo (e unico) open-air museum dedicato all'Alto Medioevo in Italia, dove si conducono attività di living history, ricostruzione storica e archeologia sperimentale.
Dopo il periodo altomedievale, la collina conosce la sua fase insediativa più rilevante con la fondazione, nel 1155, di Podium Bonizi (Poggio Bonizio) a opera del conte Guido Guerra dei Conti Guidi, alleato di Siena. Si tratta di un insediamento fortificato di grande estensione e con un impianto topografico di tipo urbano. Un forte impulso al suo sviluppo è garantito dal passaggio della Via Francigena, che favorisce un grande incremento demografico fra XII e XIII secolo, tanto da raggiungere una popolazione stimata fra i 5.000 e i 7.000 abitanti, mentre già dal 1.185 si era costituito in Comune per concessione dell'imperatore Federico Barbarossa. La sua indole ghibellina e la profonda connotazione anti-fiorentina ne determinò la caduta e la successiva distruzione totale proprio ad opera delle milizie fiorentine nel 1270: da quel momento la popolazione superstite occupò il borgo di Marturi, a valle della collina, e da lì iniziò a svilupparsi l'abitato di Poggibonsi.
Dopo una breve parentesi, nel 1313, caratterizzata dal tentativo di ricostruzione di un insediamento per volontà dell'imperatore Arrigo VII (da cui il nome di Poggio Imperiale), presto interrotta per la sopraggiunta morte dell'imperatore, la collina torna ad essere occupata in epoca medicea. Lorenzo il Magnifico incarica infatti Giuliano da Sangallo della realizzazione di una grande fortezza per consolidare il confine meridionale dello stato fiorentino. Il progetto non viene però finito in quanto nel frattempo Firenze porta a termine l'annessione del territorio senese e il monumento, comunque ormai in stato avanzato, perde la sua funzione di baluardo militare. La progettazione e realizzazione della struttura ha comunque rappresentato un importante laboratorio di sperimentazione architettonica. La Fortezza medicea di Poggio Imperiale è oggi visitabile sia nel suo circuito murario (per una lunghezza di oltre 1 chilometro) che nelle monumentali strutture del Cassero, sede del Parco Archeologico, che ospita l'accogliente spazio aperto della piazza d'armi, il centro di documentazione degli scavi, una sala polivalente, uffici e laboratori archeologici, oltre ad un bar e un ristorante.
Fra i palazzi del centro storico attuale sono da segnalare il Palazzo Comunale, la più importante costruzione civile della città, e il Palazzo Pretorio, edificio di fine Duecento - inizi Trecento, sede del potere civile della cittadina tardomedievale, affiancato dalla cosiddetta Torre del Podestà.
Nel territorio, da segnalare il Castello della Magione, probabilmente appartenuto ai cavalieri templari, che collega la cittadina al percorso della Via Francigena, mentre la Rocca di Staggia, benché esternamente mantenga l’aspetto di un castello, ospita oggi opere d’arte contemporanea.
Dal ‘900 la cittadina è diventata importante polo industriale della zona e centro di scambi grazie alla ferrovia e alla sua posizione strategica al centro del territorio toscano: questo ne ha purtroppo determinato i pesanti bombardamenti durante la II Guerra Mondiale.
Oggi, le vie della città offrono un percorso di scoperta: da importanti opere di arte ambientale alla street art.
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