Facciata della Premiata Società Corale V. Bellini


Alberto Garutti

ARTE ALL' ARTE 2000 / ASSOCIAZIONE ARTE CONTINUA / VIA MEONI / COLLE VAL D' ELSA / ARTE AMBIENTALE

Garutti

Alberto Garutti, unico artista italiano di questa edizione, incentrò il suo lavoro nel rapporto che c’è e che si può creare tra arte e architettura, tra la singola opera d’arte e il contesto ambientale e culturale che la circonda. Per fare ciò, fu necessario e fondamentale per Garutti relazionarsi, ascoltare e trascorrere del tempo con le persone del posto, con gli abitanti della città di Colle Val d’Elsa. Infatti, dopo aver passato un po’ di tempo tra gli abitanti della città e dopo aver ascoltato attentamente i loro ricordi, desideri ed esigenze quotidiane, decise di intervenire nell’antica sede della Società Corale V. Bellini di Colle Val d’Elsa, riqualificandola.
Il ruolo dell’artista per Garutti, non è proprio quello di creatore bensì di interprete, mediatore di contesti, pensieri e sensazioni collettive: il fulcro di tutto il suo intervento è la cittadinanza, sono i colligiani, le persone del posto in cui lui, forestiero, va ad inserirsi. Il suo dono alla città diventa per lui lavoro interpretativo e formativo, da cui nasce un piacevole scambio di dare e avere tra l’artista e la città: perfettamente in linea con ciò che il progetto di Arte all’Arte voleva raggiungere.
La sua opera per l’edizione di Arte all’Arte del 2000 fu proprio l’intervento di restauro di uno degli edifici più antichi e ormai in disuso della città: la sede della corale Bellini, considerata dagli abitanti stessi uno tra i luoghi più importanti e simbolici della comunità colligiana.


BIOGRAFIA

Alberto Garutti nasce nel 1948 in provincia di Como. Nella sua ricerca artistica la forma non ha mai la supremazia sul contenuto, la sua idea dell’arte è infatti legata sempre ad una tensione etica e di ricerca delle motivazioni, condizioni che la generano.
I recenti lavori che Garutti ha realizzato in spazi pubblici hanno avuto costantemente la caratteristica di essere lavori nati dall’incontro con le persone del luogo, dall’ascoltare le speranze, i bisogni e i desideri di chi quei luoghi li abita quotidianamente.

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