URBAN CONNECTION

Vari

URBAN CONNECTION 2018-2020 / ASSOCIAZIONE MIXED MEDIA / PARCHEGGIO MULTIPIANO DEL VALLONE / POGGIBONSI / STREET ART

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Nato nel 2018, Urban Connection è un progetto che mira a far emergere il protagonismo della comunità, la creatività degli artisti locali e dei giovani, valorizzando gli spazi urbani attraverso l’aggregazione giovanile coinvolta in interventi di street art, mostre, serate rap, performance e laboratori artistici.
Urban Connection è un'idea che parte dalla storia di un parcheggio pubblico, un multipiano più grande del necessario e spesso deserto, una struttura periferica: un cosiddetto non-luogo. Una decina di anni fa, uno dei livelli del parcheggio venne chiuso alle auto, trasformandosi però in una zona priva di una vera e propria funzione, ai più del tutto sconosciuta e soggetta a numerosi atti vandalici, tanto da essere abbandonata a se stessa. Tuttavia, è proprio questa aria di degrado e mistero che affascinava e richiamava piano piano a sé molti giovani, adolescenti e bambini, che ne fecero un loro proprio luogo di ritrovo e svago. Il parcheggio diventò così un luogo sempre più malvisto dalla maggior parte della cittadinanza, che lo vedeva come posto poco sicuro. Ed è proprio in questo momento che entra in gioco il progetto di riqualificazione portato avanti dall’Associazione Mixed Media di Poggibonsi: Urban Connection.
L’associazione pensò di trasformare il problema del parcheggio in un’opportunità, facendo nascere così la prima edizione di Urban Connection, portata avanti dopo l’iniziale esperienza di Wall d’Elsa, che vide la realizzazione delle prime opere di street art nel parcheggio di Radicondoli e in alcuni degli spazi dello stesso parcheggio del Vallone a Poggibonsi.
Urban Connection ha coinvolto, e coinvolge tuttora, numerosi giovani generazioni e artisti nella riqualificazione del parcheggio del Vallone, come di tanti altri luoghi della città di Poggibonsi. La riqualificazione avviene appunto attraverso varie espressioni artistiche tra cui, soprattutto, la street art. Grazie ad Urban Connection è possibile vedere ragazzi di ogni età che liberano la loro creatività in magnifici progetti di valorizzazione degli spazi pubblici, accompagnati e ispirati da giovani artisti, anche locali. Come sostiene la stessa associazione: “La Street art, il rap, i laboratori con le scuole, la partecipazione dei giovani e le connessioni tra le energie del territorio sono gli ingredienti di questa metamorfosi, capace di trovare una nuova funzione a quello spazio”.


Conosciamo alcuni degli artisti coinvolti...
Exit/Enter. Classe 1990, nasce e vive in Toscana. È un artista che disegna fin da bambino e, seguendo la sua passione, nel 2009 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze per poi dedicarsi completamente all’arte di strada. Nel 2013 crea il suo personaggio centrale, “l’omino”, ed inizia a disegnarlo sui muri della città di Firenze, inizia così ad intraprendere vari viaggi dipingendo i muri di molte città d’Europa: Lisbona, Bruxelles, Valencia, Barcellona, Amsterdam, Venezia, Napoli, Roma, Palermo, Bologna, Pisa. I personaggi di Exit/Enter sono piccoli uomini stilizzati dal carattere narrativo che, con delicatezza, compiono svariate azioni: volano via attaccati a palloncini, cercano di raggiungere un cuore, venerano fiori, raccontano piccole storie che evocano mondi, sogni e paure dell’uomo moderno (website: https://exitenter.it/).

Jamesboy.Conosciuto da molti nella zona come Mucho Bruto, è diventato famoso in Italia per aver realizzato la serie Diventa Santo, un progetto letteralmente virale che invita a condividere e a diffondere i suoi lavori sui social, postando foto di ritratti o selfie all’interno del fumettistico paio di ali con aureola da lui realizzate. Così disegnate, permettono infatti ai passanti di diventare momentaneamente santi e, soprattutto, di interagire divertendosi con l’opera stessa. Come ha infatti detto lui stesso in una recente intervista: «Sai chi sono davvero gli artisti? Quelli che riescono a restare nella mente delle persone» (https://www.valdelsa.net/notizia/walld-elsa-i-muri-colorati-che-uniscono-e-non-dividono-prima-tappa-a-radicondoli).

Stelleconfuse.“Ho cominciato (a fare arte) cercando un logo. Volevo che fosse qualcosa di positivo, visto il contesto in cui viviamo. Volevo che fosse qualcosa che scuotesse le coscienze, ma fornisse anche conforto e speranza"(Cit. Valdelsa.net: https://www.valdelsa.net/notizia/vi-ricordate-di-mucho-brutojamesboy-conoscete-i-fiorentini-stelleconfuse-nian-apo-art-ed-exit-enter-immaginateli-tutti-insieme-a-poggibonsi). Stelleconfuse è un artista fiorentino e uno dei protagonisti della sticker e stencil art in Italia, anche se i suoi lavori si trovano per le strade delle più importanti città del mondo. Il suo obiettivo è quello di trasmettere messaggi di speranza e di denuncia allo stesso tempo, attraverso simboli e loghi. È inoltre fondatore del progetto “Plant a Tree” che nasce nel 2008 per ricordare l’importanza delle aree verdi delle città e che lui sponsorizza in tutto il mondo tramite stickers, poster e stencil.

Skino. Classe 1995, nato a Poggibonsi, Skino si è diplomato nel 2014 in Grafica Pubblicitaria a Siena ma ha scelto sempre un percorso più pittorico, principalmente Graffiti e arte di strada. Successivamente si è esteso in vari rami della pittura con tele, commissioni di vario tipo, collaborazioni con artisti e workshop con associazioni culturali. Nel 2019 si trasferisce a Londra, dove attualmente vive e lavora. Intervistato in occasione di Wall d’Elsa 2017, Skino ha infine lasciato un bellissimo messaggio-ricordo, mostrando tutta la genuinità e profonda passione che contraddistinguono i lavori di questi primi anni: “la street art è bella perché è la forma d'arte più sincera, ti permette di esprimere tutto te stesso e non puoi nascondere niente”(Cit. Valdelsa.net: https://www.valdelsa.net/notizia/walld-elsa-street-art-contagiosa-a-radicondoli).

Bibbito.Bibbito è nato e cresciuto a Parma e Reggio Emilia ed è un artista alla continua ricerca di nuovi stimoli e progetti. La strada è il luogo dove ha imparato e sviluppato maggiormente le sue tecniche artistiche. Per diversi anni ha partecipato a concorsi ed eventi importanti, come mostre dedicate alla scrittura e alla street art. Nelle sue opere si trovano figure a tre occhi e volti coloratissimi, che arrivano a creare una voluta confusione visiva tra reale e irreale, tra un reale digitale e un reale figurativo.

Cionsi.Classe ’92, Cionsi, al secolo Cosimo Grandoli, nasce a Volterra e frequenta qui l'istituto d'arte dove riceve la sua formazione e dove scopre veramente la passione per le arti visive. Dopo il diploma continua ad interessarsi ad illustrazione e grafica come autodidatta e nel 2014 integra graffiti e street art che giocano un ruolo importante per plasmare lo stile e la visione del suo lavoro. Da quel momento sente di aver trovato la propria strada e continua ad operare tramite l’arte urbana. Nel 2016 si trasferisce a Firenze dove si confronta con nuove realtà, consolidando il proprio cammino artistico con collaborazioni ed esposizioni. Dal 2017 sviluppa progetti grafici per ogni sorta di evento pubblico o privato, fa da consulente per campagne pubblicitarie del proprio comune e continua nella ricerca di un suo stile con progetti personali di branding, graphic design, illustrazione e pittura. Di recente ha infine conseguito l’attestato come graphic e web designer tramite l’istituto Modartech.

Fabrizio Forma.Forma, artista empolese, è da sempre alla ricerca di una sua personale evoluzione che però non tradisca e non cancelli se stesso, la sua grande umiltà e coinvolgente ironia. Come scrive in una sua recente biografia, disegna più o meno da sempre, già dalle elementari, quando copiava animali e fiori dai libri di scienze o i fumetti di topolino (“chiaramente tifando per Paperino”). Amante del disegno tecnico, si è formato come geometra e ha intrapreso la strada dei graffiti/aerosol art solo alla fine degli anni ‘90. Nel 2000 nascono poi i suoi curiosi, simpatici e indistinguibili pesci, protagonisti della serie “Fish Herman & Friendz” che, come lui stesso scrive: “sono scappati dalla carta e finiti sui muri, sugli adesivi, sulle tele… un po’ dappertutto! Spero presto anche sulle migliori mutande! Disegno pesci perché un po’ mi somigliano, son pelati, simpatici, piacciono alle donne, stanno quasi sempre in silenzio e non dicono cose inutili… e poi il pesce azzurro fa bene alla salute!”.

Un Kage.Nei primi anni ’80 inizia la carriera artistica di Un kage. Inizia qui con opere pittoriche prevalentemente figurative dove, come lui stesso ci racconta, “l’immediatezza del gesto pittorico diventa spinta generatrice di emozioni”. Successivamente, Un Kage passa ad un “linguaggio di riduzione”, dove usa prevalentemente i toni del bianco, creando immagini e forme astratte, inquietanti e non del tutto umane che vogliono comunicare la natura e la fragilità umana. Negli anni ’90, nascono le sue “antenne”, opere tra pittura e scultura che sembrano voci inascoltate e misteriose. Il nome giapponese “Un Kage”, che significa “in ombra”, nasce solo più tardi, nel 2017, quando l’artista inizia a farsi strada nell’arte dello stencil e della street art. L’idea dello stare nell’ombra deriva in parte dal suo parziale daltonismo e da una sorta di critica verso la realtà. Nelle sue opere attuali, Un Kage riesce a sintetizzare tutte le sue esperienze artistiche passate (scultura, pittura, fotografia, stencil…) portando le stesse riflessioni all’interno di edifici e spazi urbani, che sono anch’essi spazi spesso “in ombra”, abbandonate o sconosciute.

Davide Casavola. Classe ’92, originario di Lecce, Davide si definisce uno street poet. Dal 2010 è infatti attivo nella pubblicazione dei propri testi in strada, sui muri delle città. Si chiama "Poesia D'Assalto" e nasce con l'intento di diffondere la poesia tra le vie, tra i passanti in corsa, a gocce di vernice. Poesia che si immerge nella quotidianità e ritrova il suo spazio, riqualificando strade spente e animi persi. Dal 2013 inizia a diffondere i propri testi fuori dalla sua regione, partecipando a iniziative sul sociale e festival di arte urbana(https://dpadavide.wixsite.com/street-poetry/su-di-me).

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