Itinerari non convenzionali sulle tracce dell’archeologia industriale

L’acqua e il vetro hanno da sempre caratterizzato lo sviluppo di Colle Val d’Elsa, che dalla città alta a quella bassa offre percorsi esplorativi adatti a tutta la famiglia sulle tracce dell’archeologia industriale.

Colle di Val d’Elsa

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Arroccata su un piccolo poggio e dal profilo verticale che la distingue e la caratterizza, Colle Val d'Elsa mette d'accordo tutti coloro che cercano un connubio di storia e modernità, natura e architettura. Città del cristallo e degli itinerari di archeologia industriale, il borgo saprà stupire per la sua diversità, catturando l'attenzione di tutta la famiglia.

La parte superiore del paese, chiamata Colle Alta, ha mantenuto il tipico assetto medievale ed è la parte più antica di Colle Val d'Elsa, nonché suo centro storico. Vi si accede con una passeggiata in salita o con il più comodo ascensore che si apre su di una terrazza panoramica dove fermarsi per qualche fotografia. A Colle Alta nacque uno dei più famosi architetti e urbanisti del Duecento, Arnolfo Di Cambio: a lui è dedicata Piazza Arnolfo, nella parte bassa del borgo.

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Ed è proprio Colle Bassa a segnare una svolta nell'aspetto del paese: negli anni questa zona è stata infatti oggetto di una riqualificazione urbanistica che ha coinvolto architetti di fama internazionale come Jean Nouvel, che ha lasciato la sua firma proprio a Piazza Arnolfo e nei dintorni. Da Colle Bassa partono numerosi itinerari che, diversamente dal consueto trekking naturalistico, conducono sulle tracce dell'archeologia industriale: ne sono esempi le cartiere, di cui nella più antica (la Cartiera La Buca) si lavorava la carta già nel 1300.

Impossibile poi tralasciare una visita al Museo del Cristallo: Colle Val d'Elsa è il primo e più importante centro in Italia per la produzione del cristallo, un'eccellenza che ha avuto origine nell'Ottocento proprio nella parte bassa del borgo e che oggi è valsa alla cittadina il soprannome di Boemia d'Italia! Le prime vetrerie sorsero nell’Area Boschi: la prima industria si sviluppò in un antico convento agostiniano, dove ancora oggi è possibile scorgere parte di una vecchia ciminiera. Il percorso museale, con la magia del fuoco che plasma il vetro e la "foresta" di cristalli finale affascinerà anche i più piccoli.

Cercando come esploratori i "reperti" e gli indizi lasciati dall'archeologia industriale si scopre come lo sviluppo e la fortuna di Colle Val d'Elsa siano stati legati fin dal principio alla vicinanza con un corso d'acqua, l’Elsa. Le quasi millenarie gore, piccoli canali che convogliavano l'acqua del fiume fino alle industrie, mostrano ancora oggi l'ingegno urbanistico che da sempre ha caratterizzato i colligiani. Un altro esempio dell'importanza idrica è la grande Cisterna "il Torrione" (oggi in disuso), primo contenitore di acqua potabile, che come un fortino inespugnabile troneggia massiccio a ricordo della sua fondamentale funzione.

Come anticipato, però, Colle Val d'Elsa non è solo industria e architettura. Il Parco fluviale dell'Alta Val d'Elsa è un'area protetta esplorabile grazie ad un percorso attrezzato di circa 4 km, il Sentierelsa: ci si inoltra nel bosco e si entra in un ambiente da sogno, dove l'acqua forma cascate e laghetti di un'acqua così azzurra che si stenta a credere a propri occhi! Osservando attentamente si troveranno anche le tracce delle prime costruzioni utilizzate per portare l'acqua al borgo, in una piccola avventura naturalistica adattissima anche ai bambini; lungo il fiume Elsa è inoltre possibile praticare attività outdoor come il soft rafting o il pack rafting, perfette per un po' di adrenalina e divertimento in sicurezza per tutta la famiglia.

Infine, ma non meno importante, Colle Val d'Elsa è da sempre stata una tappa di passaggio dei pellegrini che percorrevano l'antica Via Francigena. La tappa che raggiunge il borgo è la 32 che, collegando Monteriggioni e San Gimignano, passa dal centro storico della cittadina dell'acqua e del cristallo, prima di riprendere il percorso.

Per saperne di più

Museo del Cristallo

Tappa 32 della Via Francigena

SentierElsa - Parco Fluviale

Via Francigena - variante per Quartaia

Cosa fare

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